L’economia e finanza si modernizzano e i soldi in contanti si usano sempre di meno. Le ultime norme in materia di pagamenti elettronici hanno imposto a tutti i commercianti l’obbligo di permettere ai clienti di pagare tramite bancomat o carta di credito per qualunque tipo di importo, anche minimo. Molte associazioni di commercianti e di professionisti hanno protestato, perché le commissioni e le spese di gestione del POS sono talmente elevate che tolgono loro una grande fetta di guadagno e di tempo. Alcuni istituti di credito per incassi superiori a svariate migliaia di euro al mese eliminano il pagamento del noleggio dell’apparecchio e riducono le commissioni, ma il dispositivo costa anche per installarlo o disinstallarlo, con una cifra media che va da 50 ai 300 euro. Per venire incontro alle esigenze di tutti, il Ministero sta lavorando sulla diminuzione delle commissioni obbligatorie che devono pagare gli esercenti per ogni pagamento fatto con la carta, ma vi sono altre manovre di economia e finanza che stanno prendendo piede perché sono più convenienti sia per chi vende che per chi compra.
Oggi è possibile pagare anche con lo smartphone, usando delle applicazioni che spostano denaro virtuale con un sistema completamente svincolato da qualunque circuito come MasterCard, Visa, Maestro o Bancomat. Il sistema prevede che si installi una App nel cellulare e la si configuri con tutti i propri dati, caricando del denaro contante da usare come una carta di credito prepagata. Questo nuovo rivoluzionario metodo di pagamento è ancora poco diffuso, almeno in Italia, ma con il tempo prenderà sempre più piede, perché è più conveniente e veloce rispetto ai tradizionali POS odierni. Il pagamento con il cellulare prevede commissioni molto limitate per i commercianti, nell’ordine di pochi centesimi, a differenza della carta di credito o del bancomat, che comportano una percentuale media variabile dall’1% al 6%. Attualmente l’applicazione più diffusa si chiama Satispay e non comporta spese di commissioni per pagamenti fino a 10 euro, dopodiché chi riceve il denaro deve pagare 20 centesimi per ogni transazione, qualunque sia l’importo.
I negozi convenzionati con questo sistema sono circa 5.000 e gli utenti che lo utilizzano più di 20.000. Il metodo si basa in pratica sulla condivisione del denaro che viene passato dall’acquirente al commerciante con pochi clic sul cellulare. La App dell’utente è collegata con una carta di credito o un conto corrente bancario, dal quale attinge una cifra prestabilita che viene automaticamente caricata nell’applicazione. Bisogna prevedere in anticipo la spesa media settimanale che verrà prelevata dal conto a cadenze regolari e questo forse è un limite, perché se l’importo finisce bisogna aspettare che scada la settimana per aggiornare il budget. Tutte le applicazioni basate su questo metodo di pagamento sono gratuite sia per gli utenti che per i negozianti e ne vengono progettate continuamente. Le commissioni costano pochi centesimi e il canone annuo per i negozianti varia da 5 a 10 euro. Sono molti vantaggi dal punto di vista di economia e finanza per tutti e col tempo questo sistema sicuramente si espanderà sempre di più.
Oggi è possibile pagare anche con lo smartphone, usando delle applicazioni che spostano denaro virtuale con un sistema completamente svincolato da qualunque circuito come MasterCard, Visa, Maestro o Bancomat. Il sistema prevede che si installi una App nel cellulare e la si configuri con tutti i propri dati, caricando del denaro contante da usare come una carta di credito prepagata. Questo nuovo rivoluzionario metodo di pagamento è ancora poco diffuso, almeno in Italia, ma con il tempo prenderà sempre più piede, perché è più conveniente e veloce rispetto ai tradizionali POS odierni. Il pagamento con il cellulare prevede commissioni molto limitate per i commercianti, nell’ordine di pochi centesimi, a differenza della carta di credito o del bancomat, che comportano una percentuale media variabile dall’1% al 6%. Attualmente l’applicazione più diffusa si chiama Satispay e non comporta spese di commissioni per pagamenti fino a 10 euro, dopodiché chi riceve il denaro deve pagare 20 centesimi per ogni transazione, qualunque sia l’importo.
I negozi convenzionati con questo sistema sono circa 5.000 e gli utenti che lo utilizzano più di 20.000. Il metodo si basa in pratica sulla condivisione del denaro che viene passato dall’acquirente al commerciante con pochi clic sul cellulare. La App dell’utente è collegata con una carta di credito o un conto corrente bancario, dal quale attinge una cifra prestabilita che viene automaticamente caricata nell’applicazione. Bisogna prevedere in anticipo la spesa media settimanale che verrà prelevata dal conto a cadenze regolari e questo forse è un limite, perché se l’importo finisce bisogna aspettare che scada la settimana per aggiornare il budget. Tutte le applicazioni basate su questo metodo di pagamento sono gratuite sia per gli utenti che per i negozianti e ne vengono progettate continuamente. Le commissioni costano pochi centesimi e il canone annuo per i negozianti varia da 5 a 10 euro. Sono molti vantaggi dal punto di vista di economia e finanza per tutti e col tempo questo sistema sicuramente si espanderà sempre di più.